21 dicembre 2012

La vita dopo il parto

Una mia amica mi ha inviato questa bellissima storia.
 
Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. Uno di loro chiede all’altro:
- Tu credi nella vita dopo il parto? 
- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.
- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?
- Non lo so, ma sicuramente… ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.
- Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto. 
- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.
- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla. 
- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? 
- Dove? Tutta intorno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe. 
- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? … Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa …"

3 dicembre 2012

Un mondo che va al contrario. La decrescita felice. La crescita della consapevolezza.

Questa crisi, lo penso da anni ormai, non è una semplice crisi che un giorno passerà. Come al solito ci raccontano un sacco di balle! "Ne usciremo nel 2013." "Nel 2014 l'economia ricomincerà a crescere." Balle! Questa crisi è una sveglia per la nostra consapevolezza: ci chiede di crescere!

Non è una "crisi", ma un nuovo stato delle cose.

L'economia della nostra società, governata da pochi potenti in tutto il mondo, spinge sempre alla crescita dei consumi, per arricchire pochi, e alla decrescita della consapevolezza, per mantenere il popolo bue nel suo stato di ignoranza. Che senso ha comprare automobili che camminano sulla nostra salute (per non usare termini più crudi), quando la nostra tecnologia ci permetterebbe di utilizzare mezzi a consumo e impatto ZERO, se non quello di riempire le tasche di multinazionali e politici, attraverso il consumo di petrolio e di medicinali per curarci dai danni dell'inquinamento...

Che senso ha comprare schermi tv sempre più grandi per essere indotti a comprare cose sempre più inutili e ascoltare notiziari che ci descrivono una realtà sempre più falsa solo per deviare la nostra mente dalla capacità di ragionare e soprattutto di INTUIRE?

BASTA.

Personalmente dopo aver rottamato la mia ultima auto non ne ho più ricomprate (ne ho una a mezzi con mia moglie che usa lei per le figlie) e giro felicemente con i mezzi pubblici, anche in una città come Roma che non è certo famosa per i suoi trasporti, spendendo per la tessera di un anno quello che spenderei per un mese di benzina (mi dispiace per i signori del petrolio e i loro amici...). Da anni non guardo un telegiornale e non compro giornali: mi informo solo su internet, dove ancora è possibile scegliere, cercare, capire.

Credo che questo nuovo stato delle cose ci stia insegnando a semplificare la nostra vita. La strada giusta non è la crescita dei consumi e la decrescita della consapevolezza, ma esattamente il contrario.

Abbiamo una capacità tecnologica che ci permetterebbe di recuperare anche il nostro rapporto con la madre terra (un matrimonio che sta andando inesorabilmente verso un divorzio definitivo, e pochi fanno qualcosa per evitarlo...): potremmo non inquinare più, non depredare più, utilizzare solo energie rinnovabili, non dover più abbattere foreste per la carta (i reader di ebook...).

Potremmo salvare le nostre vite e il nostro futuro!

Basterebbe crescere, non nei consumi, ma nella consapevolezza!


14 settembre 2012

Una frase di Bernstein

"Per raggiungere grandi obiettivi, due cose sono necessarie. Un piano, e non abbastanza tempo"


“To achieve great things, two things are needed; a plan, and not quite enough time.”
Leonard Bernstein

9 agosto 2012

Storia indiana

Riporto una bellissima storia ripresa dal blog "Il potere del qui e ora" che vi consiglio di seguire.

STORIA INDIANA

Una sera un anziano capo Cherokee raccontò al nipote la battaglia che avviene dentro di noi.

Gli disse: "Figlio mio, la battaglia è fra due lupi che vinono dentro di noi.
Uno è infelicità, paura, preoccupazione, gelosia, dispiacere, autocommiserazione, rancore, senso di inferiorità. L'altro è felicità, amore, speranza, compassione."

Il piccolo ci pensò su un minuto e poi chiese: "Quale lupo vince?"

L'anziano Cherokee rispose semplicemente: "Quello a cui dai da mangiare"

16 luglio 2012

eBook: l'ennesima forma di democratizzazione della grande rete

Una volta esistevano solo i grandi scrittori (che per fortuna ancora esistono!!!), esistevano solo i telegiornali e la loro informazione manipolata (che purtroppo ancora esiste per tutti i poveri dannati della tv!), esistevano solo i giornali in mano ai partiti. Da tempo ormai l'informazione è aperta, libera, e ancora le maglie dei vari poteri non sono riuscite a stringersi e a controllare questa grande rete del web.


Esistono i blog, e adesso ho scoperto un'altra forma di democrazia, che come tutte le forme estreme soffre della troppa libertà... ma meglio così. Si tratta degli ebook: forse, ma non ne sono proprio sicuro visto che sono uno di quelli che ancora ama rigirarsi tra le mani un libro in carta e ossa, con il suo profumo di stampa, il futuro dell'editoria.


Una cosa è certa: si apre una nuova possibilità di comunicazione per chi ha, o pensa di avere, qualcosa da dire. Naturalmente questa grande libertà porta ad avere testi pensati male e scritti peggio! Trovo che sia comunque interessante seguirne le vicende.


Dal canto mio mi sono anche lanciato a scrivere un ebook su un argomento che tratto da circa 20 anni...





5 luglio 2012

Cos'è il MES?

Ecco qualche link per capire di cosa si parla quando sentite il termine MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) e perché forse bisognerebbe preoccuparsene...





3 luglio 2012

Green economy

http://www.repubblica.it/ambiente/2012/07/03/news/stati_generali_mobilit-38427193/

23 giugno 2012

Scialla: un utile dizionario

Mia figlia comunica tramite WhatsApp (applicazione che modestamente gli ho fatto conoscere io...) con decine di persone, dato che è un sistema che va sulla rete dati a cui lei è abbonata, mentre per la rete voce paga a consumo e quindi, pagando ormai da qualche tempo di tasca sua con la misera paghetta che le do, usa con molta parsimonia.


Da quando comunico con lei tramite WhatsApp, lei con il suo sistema Android, io con il mio iPhone, sto imparando un'infinità di nuove parole. Già dall'inizio dell'era degli sms, sistema di comunicazione che personalmente non amo ma che molti usano come una prima lingua, è nata questa sorta di nuovo dizionario. E allora ho pensato di riportare, ad uso e consumo di altri padri che volessero imparare i nuovi linguaggi per poter comunicare con i propri figli, un piccolo assaggio di questa nuova lingua "straniera". Forse non tutti hanno voglia di farlo, ma molti ne hanno la necessità, dato che già siamo considerati dei dinosauri, per cui, se non riusciamo nemmeno a capire la loro lingua, restiamo completamente tagliati fuori.

Naturalmente coinvolgerò mia figlia, che si divertirà all'idea.

Come spiegavo prima, le abbreviazioni sono nate soprattutto dalla necessità di economizzare sul numero di lettere per inviare sms, ma nel tempo si sono evolute, tanto che a volte ci si ritrova con messaggi interi scritti con sole consonanti e pochissime vocali, come nelle prove della settimana enigmistica... Trovo questa storia dell'economizzare davvero interessante, e in perfetta linea con i tempi. Questi ragazzi non sono così fuori di testa come sembra: semplicemente anticipano i tempi, sono ultraveloci, anche nello scrivere, e trovo divertente, pur se faticoso, cercare di stargli dietro. Credo che basterebbe solo passargli qualche sano valore interiore, di cui purtroppo la società consumista e fondata sulla tv spazzatura che noi abbiamo creato è piuttosto povera.

Ma torniamo a noi. Provo a scrivere qualche frase come la scriverei a mia figlia per tirare fuori qualche termine e cominciare a spiegare.

dv 6? = dove sei? facile no? intuitivo, veloce
nn vd + d mm = non vado più da mamma. Meno facile, ma sempre abbastanza intuitivo. In una frase così piccola si risparmiano ben 9 lettere: 12 lettere contro 21, quasi la metà! Metà costo di sms, metà tempo per scrivere e per leggere. Ma che ci si farà poi con tutto questo tempo: sembra la storia del cartone Momo... E come in inglese ci sono termini il cui significato si può capire solo dal contesto: qui si capisce che vd vuol dire "vado" e non "vedo".
k fai? = che fai? questa abbreviazione è passata da che a ke alla sola k.
kuando = quando. Qui in verità nn si risparmia nulla, ma ormai il linguaggio ha preso la mano. Mia figlia dice che solo io lo scrivo così... sarà.
qlk = qualche o qualcuno. E siamo ormai al 70% di risparmio! Cominciano a sparire le vocali.
ads = adesso. Bisogna avere inventiva...
cmq = comunque
pls = please, per favore. Quando c'è da chiedere qualcosa... E c'è la versione potenziata plsss
tt bn? = tutto bene? Sono sparite le vocali.
k c = che ci
cs = casa
a dp = a dopo
xk = perché. Questa è una di quelle che mi piacciono di più!

scialla = tranquillo, non fa niente, lascia stare. Stai sciallo = stai tranquillo. 'Sti cavoli. Termine molto in voga e che i nostri figli ci ripetono di continuo, soprattutto se capiscono che non sappiamo cosa significa, sottolineando il fatto che siamo dei dinosauri! Ma ora che vi ho detto il significato avete la possibilità di riacquistare punti!



Cito mia figlia: "è tutto un po' ripetere e inventarsi le parole." Le chiedo un esempio. Mi risponde: "cioè, ma tipo, che, ma anche no" (questa è bellissima, la userò in qualche colloquio di lavoro...).


12 giugno 2012

Le magliette della Svezia

Premesso che Ibrahimovic mi sta antipatico, anche se è un grande campione, premesso che invece Shevchenko mi sta simpatico, premesso quindi che sono contento che abbia vinto l'Ucraina,  ma...... 


... chi le ha disegnate quelle orribili maglie della Svezia?


30 maggio 2012

Ha ragione Monti

Perché tutti si arrabbiano? Ha ragione Monti: è uno sdegno, una vergogna, questi scandali in cui si scopre che gente pagata fior di quattrini si permetta anche di prenderci in giro.

E sarebbe giusto sciogliere le Camere e mandare a casa tutti i politici e il governo per almeno due o tre anni! Vivremmo sicuramente molto meglio!...

... ah, parlava di calcio?...

26 maggio 2012

Hai 2 mucche? Lezione di politica economica

Una bellissima lezione di politica economica, attualizzata al governo Monti.


SOCIALISMO:
Hai 2 mucche. Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.

COMUNISMO: 
Hai 2 mucche. Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.

FASCISMO:
Hai 2 mucche. Il governo te le prende e ti vende il latte.

NAZISMO:
Hai 2 mucche. Il governo prende la vacca bianca e uccide quella nera.

DITTATURA:
Hai 2 mucche. La polizia te le confisca e ti fucila.

FEUDALESIMO:
Hai 2 mucche. Il feudatario prende metà del latte e si tromba tua moglie.

DEMOCRAZIA:
Hai 2 mucche. Si vota per decidere a chi spetta il latte.

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:
Hai 2 mucche. Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.

ANARCHIA:
Hai 2 mucche. Lasci che si organizzino in autogestione.

CAPITALISMO:
Hai 2 mucche. Ne vendi una per comprare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.

CAPITALISMO SELVAGGIO:
Hai 2 mucche. Fai macellare la prima ed obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 mucche. Alla fine licenzi l’operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento.

BERLUSCONISMO:
Hai 2 mucche. Ne vendi 3 alla tua Società quotata in borsa, utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito, con una partecipazione in una Società soggetta ad offerta pubblica e nell’operazione guadagni 4 mucche beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 mucche. I diritti sulla produzione del latte di 6 mucche, vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una Società con sede alle Isole Cayman, posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua Società i diritti sulla produzione del latte di 7 mucche. Nei libri contabili di questa Società figurano 8 ruminanti con l’opzione d’acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 mucche perché sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti, diventi Presidente del Consiglio.

MONTISMO:
Hai 2 mucche. Tu le mantieni, il governo si prende il latte e ti mette una tassa su: la stalla, la mangiatoia, la produzione. A te rimane lo sterco. Intanto è in approvazione un disegno di Legge sulla tassazione dei rifiuti organici animali.

28 marzo 2012

Arti minori

Chissà perché la grafica e il design nelle librerie sono nello scaffale "Arti minori"... Come se noi non vivessimo completamente immersi in queste "arti minori" 24 ore al giorno!

22 marzo 2012

Un due tre stella di Sabina Guzzanti

Ieri mi sono visto i primi minuti dello show di Sabina Guzzanti, quelli in cui lei parla seduta sul ramo di un albero, e devo dire che è strepitosa...


21 marzo 2012

Contro l'era del petrolio

E noi ancora compriamo e usiamo macchine a petrolio? La nostra tecnologia non è capace di creare motori a NIENTE? Mi dispiace, non ci credo. Solo per riempire le tasche dei soliti pochi noi continuiamo a guidare mezzi che ci provocano il tumore, per poi comprare le medicine sempre dai soliti pochi... SVEGLIA!!!!


Finché non tireranno fuori un'automobile a NIENTE non ne comprerò più. Basta! Giro con i mezzi pubblici, con la bici o a piedi!

OCSE, prospettive ambientale al 2050 su inquinamento da idrocarburi

18 febbraio 2012

Quante cose ci stiamo perdendo?

Un uomo era seduto in una stazione della metropolitana di Washington DC e iniziò a suonare il violino, era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo lasso di tempo, poiché era l'ora di punta, è stato calcolato che 1.100 persone sarebbero passate per la stazione, la maggior parte di loro sull ' intento di andare a lavorare. Passarono tre minuti e un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo, si fermò per alcuni secondi, e poi si affrettò per riprendere il tempo perso. Un minuto dopo il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna lanciò il denaro nella cassettina e, senza neanche fermarsi, continuò a camminare.


Pochi minuti dopo qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma poi guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Chiaramente era in ritardo per il lavoro. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo invitava a sbrigarsi, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Infine la madre lo trascinò via ma il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti che il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un po '. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Tirò su $ 32. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, né ci fu alcun riconoscimento.

Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei musicisti più talentuosi del mondo. Aveva appena eseguito uno dei pezzi più complessi mai scritti, su un violino del valore di $ 3.5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston, dove i post in media costavano $ 100. Questa è una storia vera. Joshua Bell era in incognito nella stazione della metro, il tutto organizzato dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La prova era se in un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?

Una delle possibili conclusioni di questa esperienza potrebbe essere:
Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?



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6 febbraio 2012

Polvere di cantiere

Ho lanciato il blog Polvere di cantiere (storie di ordinaria architettura e libero design). Vi aspetto. http://polveredicantiere.blogspot.com/