27 agosto 2013

Elogio della leggerezza

Tra le cose che ho imparato nei due anni passati a girare con i mezzi pubblici c'é l'importanza della leggerezza.

Tutto nasce dal fatto che, muovendomi a piedi e sui diversi mezzi di trasporto pubblici (bus, metro, tram, treni metropolitani) con la mia borsa da lavoro sempre con me, ho capito quante cose inutili ci portiamo appresso. Per esempio ho una borsa di pelle, bellissima, che mi ha regalato mia moglie, in cui entravano anche disegni in formato A3, ma che anche vuota ha un peso notevole. E poi la tracolla, che pesa solo su una spalla e ti obbliga a cambiare posizione di continuo... Insomma dopo un po' ho comprato un'altra borsa, oltretutto piuttosto economica, molto più leggera, con la possibilità di essere portata come uno zaino con il peso bilanciato sulle due spalle, impermeabile, moderna. Poi ho cominciato a mettere in borsa di volta in volta solo lo stretto necessario per la giornata, levando tutti quegli impicci inutili e pesanti che si usano una volta ogni cento anni.

Per l'abbigliamento vale lo stesso discorso: vestiti e scarpe leggere ma protettive.

Tutto questo mi ha portato ad una riflessione (ognuno ha le sue fissazioni...) sull'energia, sul peso inutile che ci portiamo addosso nella vita, sulle mille "palle al piede" mentali, psicologiche, interiori, che frenano la nostra evoluzione. Quanta leggerezza guadagniamo quando riusciamo a levarci di torno roba che non ci serve più da un pezzo, sgombrare soppalchi e ripostigli, garage, e liberare spazio "interiore" oltre a quello fisico.

La morale é semplice: bisogna viaggiare leggeri!!!



20 luglio 2013

Mi sono venduto, ma per amore (io e la mia Twizy)

Dopo due anni di felice matrimonio ho tradito i mezzi pubblici... ma l'ho fatto solo per amore! Sono passato al mezzo privato. Ho comprato una Twizy, usata e a rate, dal mio amico concessionario Renault.
Macchinetta elettrica (anzi, per essere precisi, un quadriciclo leggero), la più lenta della serie: 47 km/h contro gli 80 km/h della cugina, praticamente identica ma senza limitatore di velocità. Questa può essere guidata anche da mia figlia (14 anni) con il patentino.
Divertente.
Zero rumore (tanto che ha un sistema di bip che si può inserire per avvertire i pedoni che altrimenti non si accorgono di te...).
Zero costi di manutenzione (a parte le gomme e i freni per il resto è come un frullatore... con la stessa necessità di verifiche e controlli).
Zero bollo.  Non paga bollo per i primi 5 anni. L'assicurazione è quella di un motorino (ho faticato un po' però a trovare un'assicurazione che ne conoscesse l'esistenza...).
Zero costi per farla camminare: con una carica di ca. 3,5 h dalla presa in garage o la prolunga dal mio studio, al piano terra, fa 93 km (immagino che dovendo calcolare il "consumo" si possa considerare qualcosa come un centesimo a km).
And Last but non least... Zero tumore! Non inquina, non emette nulla! Certo, la perfezione sarebbe dotarla magari di un pannelletto solare o comunque fare leggi che permettano di montare pannelli solari, palette minieoliche (ne ho sentite di belle proprio sulle minipale eoliche...) o quant'altro per produrre l'energia necessaria a caricare le batterie. Se spingiamo arriveremo anche a quello...

Se penso alle pubblicità in cui ti vendono auto a rate bassissime (per quanti anni?) con tutti gli optional più inutili senza ricordarti che stai comprando un mezzo che ha bisogno di manutenzione continua, che ti succhia sangue sotto forma di benzina pagata a caro prezzo in denaro sonante e salute, ecc. ecc.

LA RIVOLUZIONE E' APPENA INZIATA...


questa è la mia Bat-mobile, come la chiama mia figlia

3 luglio 2013

I 3 livelli di medicina

Per quello che è la mia esperienza (di chi si occupa di tutt'altro campo) penso che ci siano 3 livelli di medicina.

Il primo livello è quello della medicina ALLOPATICA, la medicina ufficiale. Quella che, attraverso la chimica, punta a curare i sintomi o gli effetti dei mali, rimanendo a livello superficiale e curando il corpo fisico (la terza dimensione), con effetti collaterali a volte anche pesanti (ci si cura di un male dando vita come effetto collaterale a quello che ti porterà a morire), creando per lo più danni sugli altri livelli. Questo tipo di medicina è governato dalle multinazionali e da scienzati cosiddetti "dotti ignoranti" che non sono capaci di vedere più in là del proprio naso, che decidono come si chiama il nostro male e come lo dobbiamo combattere.
La particolarità del nostro rapporto con questo livello è che dipendiamo da altri.



Il secondo livello è quello della medicina OMEOPATICA, dell'agopuntura e delle altre tecniche come il Pranic Healing ad esempio, che agiscono sul corpo ENERGETICO (la quarta dimensione), andando più in profondità a curare le "cause vicine" dei mali, senza creare alcun danno nè effetti collaterali.
La particolarità del nostro rapporto con questo livello è che possiamo imparare a curarci da soli, con le nostre energie, o possiamo affidarci ad altri.


Il terzo livello di profondità, che qualche volta è necessario raggiungere per i mali meno facili da affrontare o impossibili da risolvere con le tecniche dei primi due livelli, è quello SPIRITUALE, psichico, interiore, al quale solo noi stessi possiamo arrivare, cercando dentro di noi, nel nostro passato in questa o altre vite, nel nostro rapporto con gli altri e con il mondo esterno.
La particolarità del nostro rapporto con questo livello è che dipendiamo solo da noi stessi, anche se possiamo farci aiutare.


22 giugno 2013

Elogio del trasporto pubblico


Da anni, da quando cioè ho rottamato la mia ultima auto, ho deciso di non comprare più macchine che vanno ancora a petrolio e tumore.

E' inutile che cercano di vendermi auto con tutti gli optional come iPad, grattaschiema e bambole gonfiabili incorporati, se parliamo sempre di un calesse a petrolio che funziona esattamente come nel 1800. La nostra tecnologia ci permetterebbe di viaggiare su tappeti volanti!




Voglio auto che non consumano e non inquinano. NIENTE!

Perchè dovrei sacrificare la mia (e quella degli altri) salute e portafogli solo (e veramente è l'unico motivo!!!) per l'interesse di qualche petroliere americano o russo o sceicco arabo?

Un paio di anni fa, dopo aver passato qualche mese a cercare un mezzo che mi piacesse, sono approdato al trasporto pubblico, iniziando con una prova in attesa di decidere se comprarmi una bella moto usata anni '80 (un attimo di debolezza lo ammetto), per poi rimanere così contento che di fatto ho girato in autobus e metro finora: la tessera annuale costa quanto normalmente si spende per benzina o gasolio in un mese, nessuno stress per il parcheggio (chi vive e lavora a Roma o in altre città simili sa di cosa parlo), spesso per andare da un posto all'altro ci metto meno di quanto impiegherei in auto, soprattutto quando faccio tragitti su rotaia (metro e treno metropolitano).

Parlare male del trasporto pubblico è banale, scontato, e fa parte delle mille lamentele di chi ama scaricare sull'esterno le colpe delle proprie sofferenze interiori. Qualche volta ci sono disagi, è vero, tempi di attesa più lunghi del solito, ma nessuno è perfetto.

E poi con tutte le app per iPhone e Android si possono conoscere in tempo reale tempi e percorsi.

Viva il trasporto pubblico.

per muoversi a Roma:
http://www.atac.roma.it/
http://www.muoversiaroma.it/muoversiaroma/

4 febbraio 2013

Detecnologizzazione e libertà

Mi sto detecnologizzando!

Da un paio di anni il venerdì per me è giorno di "digiuno spirituale". Che vuol dire? Semplicemente che il venerdì non ascolto musica, non mi connetto a internet con il mio iPhone quando sono in giro , insomma limito la mia dipendenza dalla tecnologia per lasciare spazio alle percezioni e al rapporto con l'interno e l'esterno (evito anche i dolci, ma questo riguarda altri aspetti).

Con il passare del tempo mi sono reso conto che non avere sempre lo Smartphone in mano, non connettermi in continuazione a internet per scaricare la posta o controllare i tempi di attesa del bus alle fermate, alzando quindi la testa e aprendo gli occhi, mi ha fatto scoprire un mondo fatto di edifici e viali, architetture, e soprattutto volti, persone.

Riflessioni reali. Concentrazione. Ascoltare i propri passi. Guardare le persone negli occhi. Rapporto zen con la vita.

Adesso non porto più le cuffiette nelle orecchie e il mio iPhone è chiuso in borsa solo per le emergenze, che finora non ci sono mai state, per cui presto lo lascerò a casa...

Al posto di registrare note sull'App, ho ripreso in mano il taccuino a fogli bianchi e ho ricominciato a scrivere a mano, come sto facendo adesso: all'inizio scrivevo così male che io stesso non capivo la mia scrittura (questo è stato uno dei campanelli d'allarme che mi hanno spinto in questa direzione).


Ho ricominciato ad usare la memoria, per andare nei posti senza la mappa di google e ricordare i tragitti dei mezzi senza la solita App dell'iPhone.

Intendiamoci: mi piace e seguo ancora con attenzione la tecnologia (anche per lavoro tra l'altro), ma ho capito che a volte l'uso che se ne fa ci distoglie dalla percezione della nostra realtà interiore e del mondo esterno.

Certo, ora per comunicare con mia figlia non ho più WhatsApp e Facebook Messenger... mi toccherà telefonarle o inviarle sms!

Lo so, ho scoperto l'acqua calda, sono cose banali e conosciute, ma SAPERE una cosa (con la mente), SENTIRLA (con il cuore) e AGIRE (nel mondo fisico) di conseguenza non è poi così scontato...

P.S. E' con una certa emozione che stamattina ho lasciato l'iPhone a casa. Sono un uomo libero!

29 gennaio 2013

Movimenti tellurici (interiori)

Ti svegli con una sensazione di negatività.
Ti alzi.
Percepisci una piccola depressione della tua anima.
La giornata rischia di prendere una piega sbagliata.
Scandagli la tua vita per trovarne la causa.
Ma non trovi nulla.
Devi scendere nel profondo.

Devi scendere nel profondo di te stesso per capire, per vedere cosa succede, dove nascono le tue sensazioni, le tue emozioni.
Non basta capire i movimenti superficiali.
Anche se sei in grado di controllarli.
L'energia a pelo d'acqua è ferma, ma ci sono correnti che scorrono in profondità sulle quali non hai controllo, e che anzi controllano te, guidano i tuoi stati d'animo, il tuo approccio alla vita e alla singola giornata.

Zone pericolose.

Il lato oscuro.

Movimenti tellurici.