10 dicembre 2016

Un nuovo Medioevo

Mi sembra di vivere in una sorta di nuovo Medioevo.

C’è il Signorotto che vive nel suo castello con la sua cricca/corte, comanda su tutto e fa le leggi. Sono le multinazionali e i gruppi di potere con la loro cricca di politici fedeli.

Ci sono i castellani, gli abitanti che vivono all’interno delle mura, i servi del padrone, che vivono felicemente facendo i loro piccoli commerci e mangiando le briciole che cadono dalla mensa dei potenti. Hanno idee e opinioni indotte nelle loro menti dalla televisione. Sono le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, per il signorotto e la sua cricca, che fanno parte dell’ingranaggio.

Poi ci sono quelli che vivono al di fuori delle mura, in aperta campgana, che sono contadini, allevatori, banditi e quant’altro.

Questi ultimi si dividono in due categorie: quelli timorosi di Dio e del Signorotto, e i ribelli. I ribelli sono quelli che combattono per cambiare i mondo, fuori e dentro se stessi.


Ecco, io voglio far parte della categoria dei ribelli, di quelli che pensano con la propria testa, liberi, che si prendono piena responsabilità della propria vita senza delegarla ad altri, anche se qui fuori la vita è dura: fa freddo e tira vento, e non sempre si trova un riparo sufficiente.