Quello del difficile rapporto con i soldi è una questione che in molti di noi, soprattutto liberi professionisti e imprenditori, ma anche in parte i dipendenti, si trovano ad affrontare in questi anni. Inutile dilungarsi sui motivi che hanno dato vita alla situazione in cui ci troviamo, o sul fatto che solo i nostri politici non sembrano rendersi conto della realtà, o meglio se ne freghino perché pensano solo al proprio tornaconto, perché non è questo l’argomento del post.
Mi interessa invece mettere l’attenzione sul campo di gioco su cui si svolge la partita. Volendo portare avanti il parallelismo in termini calcistici, si può dire che ci sono tre fasi, o zone del campo, in cui si gioca l’incontro: difesa, centrocampo e attacco.
Le tre zone del campo sono i tre fronti della battaglia: il mondo fisico, quello emozionale e quello causale.
1. IL MONDO FISICO
Il primo fronte è quello nel mondo fisico, la Terza dimensione, la dimensione materiale, dove ci si batte per guadagnare e avere i soldi per pagare spese e debiti. Qui ognuno, in base al proprio lavoro e al proprio modo d’essere, cerca, e a volte trova, sistemi efficaci di risolvere la questione.
Banalmente una delle soluzioni possibili a cui prima o poi si arriva è quella di limitare le spese. L’assenza di soldi aiuta a sfrondare le i bisogni: capire cosa veramente è necessario, mentre per decenni siamo stati abituati, e spinti dai media con il loro marketing spesso disonesto, a comprare di tutto e di più, specialmente cose assolutamente inutili.
Riguardo ciò che effettivamente serve per vivere ormai con internet si possono trovare le offerte migliori praticamente per qualsiasi prodotto o servizio, stando attenti però a non cercare solo il prezzo più basso, ma il miglior rapporto prezzo-qualità. Il rovescio della medaglia è il fatto che non girano soldi nella società. Purtroppo è come un cane che si morde la coda: io non faccio lavorare te che non compri cose da lui che quindi evita di richiedere la mia consulenza o cerca comunque chi si fa pagare meno, scatenando una guerra di prezzi in cui troppo spesso vince l'offerta più bassa e raramente si guarda anche alla qualità del servizio o del prodotto offerto.
Un’altra strada da percorrere è ovviamente quella di cercare di aumentare le proprie entrate. Per farlo la tendenza rischia di essere quella di imbarcarsi in molte attività diverse, pensando, in parte giustamente, che più affluenti un fiume riceve e più abbondante sarà la sua portata d’acqua. Questo però rischia di diventare un gioco perverso, che alla fine potrebbe portare solo a disperdere energie preziose senza nessun reale vantaggio economico. Personalmente penso che, come dicevano gli antichi, “in medio stat virtus”: la virtù sta nel mezzo, ovvero bisogna equilibrare le energie tra le varie attività per ottimizzare i risultati. Poche attività, se non addirittura una sola, in cui ci si può definire esperti e lavorare ad un buon livello, riuscendo a raggiungere e fidelizzare un target di clientela scelta.
In un mondo sempre più multitasking, in cui la mente si perde dietro mille questioni inutili e di nessuna importanza, disperdendo energia e brancolando in mezzo al nulla, imparare a concentrarsi solo sulla questione più importante del momento è un elemento fondamentale. Ci sono molti testi sulla produttività e la gestione del proprio tempo da cui apprendere. Ne cito solo pochi, che ogni tanto rileggo per fissarmi alcune regole importanti: 4 ore alla settimana di Timothy Ferriss, Rework di Jason Fried e David Heinemeier Hansson, La consapevolezza del giocatore di golf di Gay Hendricks, I pilastri della ricchezza di James A. Ray, Produttività 300% di Max Formisano.
Nel mio lavoro ho stabilito alcune priorità. Naturalmente ci sono casi e urgenze in cui saltano tutte le precedenze, ma in linea di massima cerco di tenere conto di quest'ordine:
1. fare i lavori pagati bene e subito
2. fare i lavori pagati bene
3. fare i lavori pagati subito
4. fare i lavori pagati
5. fare i lavori non pagati (eh già… qualunque libero professionista o imprenditore sa bene che per vari motivi ce ne sono sempre: che si tratti di amici o di marketing…)
Il pericolo, quando le cose non si mettono bene, è quello di cercare in tutti i modi di fuggire dalla realtà. Jim Morrison diceva “Datemi un sogno in cui vivere, perché la realtà mi sta uccidendo”. Proprio quello che spesso facciamo tutti: crearsi un mondo nella propria testa dove rifugiarsi nei momenti difficili per non affrontare la realtà.
Un’altra illustre citazione, questa da Steve Jobs, che ha detto “Non vivere la vita di qualcun altro”. Invece noi viviamo sognando di essere qualcos'altro: questo ci aiuta a deresponsabilizzarci, a non affrontare le difficoltà e rimandare la soluzione dei problemi a tempi indefiniti.
"Illuminazione! Illuminazione! Svegliatevi. Quando sarete pronti a barattare le vostre illusioni con la realtà, i vostri sogni con i fatti, allora ci arriverete.
Solo allora la vita assumerà un significato, e diventerà splendida." Anthony De Mello, Messaggio per un'aquila che si crede un pollo.
E qui veniamo al secondo punto.
2. IL MONDO EMOZIONALE
Il secondo fronte, passando per il campo energetico della Quarta dimensione, appartiene alla Quinta dimensione: la dimensione delle emozioni. In questo mondo, una sorta di “centrocampo” della nostra vita, bisogna battersi per mantenere l’equilibrio in mezzo ai colpi dell'ansia, della depressione, del panico, della paura e delle altre emozioni che cercano di prendere il sopravvento su di noi.
Bisogna formare la propria squadra di centrocampisti tosti e solidi, gli Oriali della canzone di Ligabue, quelli che non fanno passare gli avversari: una sorta di diga invalicabile, che ferma la squadra avversaria e rilancia i nostri attaccanti…
Imparare a gestire le emozioni che lo stress della difficile situazione economica ci procura…
Anche in questa parte del campo ci sono studi e letture che possono aiutare. Ne cito solo uno a titolo di esempio, ma naturalmente con una piccola ricerca ognuno potrà trovare i suoi preferiti: il Metodo Option, tratto dal libro The Key di Joe Vitale, che consiste, descritto molto sommariamente, nel cogliere le emozioni interiori e “interrogarle” per conoscerle meglio e verificarne l’inutilità e l’inconsistenza. La pratica si fonda sul concetto di "autosservazione", spiegata nel testo di Anthony De Mello che ho citato sopra.
Mantenere l'equilibrio non è però il fine ultimo, ma solo un passaggio intermedio.
Salendo ancora e arrivando in zona Cesarini, dove il nostro attacco deve mettere a segno il risultato, giungiamo nel posto più importante: nel più profondo di noi stessi.
3. IL MONDO CAUSALE
Il terzo fronte riguarda il campo causale, la Sesta dimensione, dove risiedono le origini del nostro essere e dove si muovono le energie che governano la nostra vita. Qui bisogna cercare di capire perché ci troviamo in determinate situazioni (ad esempio le difficoltà economiche di cui stiamo parlando, ma anche malattie o relazioni difficili) nella nostra vita e come affrontarle e superarle.
Qui scopriamo che i problemi, le limitazioni, i blocchi che non ci permettono di avanzare, nascono e risiedono nel nostro subconscio, e da lì devono essere risolti e sradicati.
Bisogna scendere dentro sé stessi.
Ma come si fa? La prima cosa da capire è che non ci troviamo più nel mondo mentale, in cui un ragionamento o un concetto può spiegarci razionalmente cosa succede e come fare a risolvere la questione. Ora siamo in un campo totalmente diverso: un campo puramente energetico. Di una energia di carattere superiore, che vola molto in alto, dove gli strati di atmosfera sono più sottili e l'ossigeno è rarefatto, così che respirare diventa difficile e la nostra mente, in carenza di ossigeno, è solo un peso. Per i più razionali può essere di aiuto leggere testi di fisica quantistica: quella parte di scienza che rappresenta l'anello di congiunzione tra concetti scientifici e insegnamenti spirituali. Uno dei capostipiti è sicuramente Il Tao della fisica di Fritjof Capra, che non sono ancora riuscito a leggere tutto... Un altro testo molto interessante e scritto bene per entrare nel mondo dell'energia quantistica è Dalla PNL alla Quantistica di Alberto Lori. Trovate una "Piccola biblioteca ragionata" sul risveglio della consapevolezza in quest'altro mio post qui.
Tra l'altro entrare nel profondo di sé stessi e cercare le risposte e le soluzioni è il modo per migliorare anche il mondo in cui viviamo: Gandhi diceva "Sii il cambiamento che vorresti vedere avvenire nel mondo". E così diventa inutile lamentarsi e dare ad altri la responsabilità di tutto quello che ci succede o che vediamo intorno a noi.
Responsabilità: ecco una parola chiave. Lavorare su sé stessi non solo per risolvere i nostri problemi, ma perché in questo modo possiamo cambiare anche il mondo intorno a noi.
"Per aprire la strada al flusso dell'abbondanza divina bisogna innanzitutto cancellare i ricordi. Fino a quando i ricordi (blocchi, limitazioni) sono presenti nel Subconscio, essi impediscono alla Divinità di darci il nostro pane quotidiano". Hew Len (maestro di Ho’oponopono)
Le limitazioni si trovano nel subconscio, ed è lì che dobbiamo lavorare.
Le modalità di accesso al nostro subconscio sono varie: dalla psicoanalisi, anche quella meno "tradizionale" di Brian Weiss (Messaggi dai maestri), alla meditazione, alla pratica Ho’oponopono (che si può conoscere attraverso il libro Zero Limits di Joe Vitale e poi approfondire con altri testi).
Ripulire il subconscio dalle sovrastrutture e dalle limitazioni che ci pone vuol dire mettersi in diretto contatto con la nostra parte spirituale e, come effetto collaterale, essere in grado di percepire l’intuizione.