10 dicembre 2016

Un nuovo Medioevo

Mi sembra di vivere in una sorta di nuovo Medioevo.

C’è il Signorotto che vive nel suo castello con la sua cricca/corte, comanda su tutto e fa le leggi. Sono le multinazionali e i gruppi di potere con la loro cricca di politici fedeli.

Ci sono i castellani, gli abitanti che vivono all’interno delle mura, i servi del padrone, che vivono felicemente facendo i loro piccoli commerci e mangiando le briciole che cadono dalla mensa dei potenti. Hanno idee e opinioni indotte nelle loro menti dalla televisione. Sono le persone che lavorano, direttamente o indirettamente, per il signorotto e la sua cricca, che fanno parte dell’ingranaggio.

Poi ci sono quelli che vivono al di fuori delle mura, in aperta campgana, che sono contadini, allevatori, banditi e quant’altro.

Questi ultimi si dividono in due categorie: quelli timorosi di Dio e del Signorotto, e i ribelli. I ribelli sono quelli che combattono per cambiare i mondo, fuori e dentro se stessi.


Ecco, io voglio far parte della categoria dei ribelli, di quelli che pensano con la propria testa, liberi, che si prendono piena responsabilità della propria vita senza delegarla ad altri, anche se qui fuori la vita è dura: fa freddo e tira vento, e non sempre si trova un riparo sufficiente.

29 ottobre 2016

Una visione di vita (Randy Pausch)

Ho scoperto un video eccezionale: Randy Pausch L'ultima lezione. Un uomo consapevole che dopo qualche mese non ci sarà più dedica un'ultima lezione (era un professore universitario) a lasciare il suo "Testamento spirituale".

Questa è la versione "short" di 10 minuti:


anche se consiglio di vedere il video della lezione completa, che dura 1 ora e 20 minuti


28 maggio 2016

Il cane, il leone e la scimmia

Una piccola storiella sull'intelligenza, o meglio sulla furbizia...


Un signore va a caccia grossa in Africa e porta con se’ il suo cucciolo.
Un giorno, durante una battuta, il cagnolino annoiato si mette a rincorrere una  farfalla e, senza accorgersene, si allontana dal gruppo dei cacciatori e si ritrova solo in mezzo alla savana.

Ad un tratto scorge un grosso leone che corre veloce verso di lui. Impaurito si guarda intorno e vede poco lontano la carcassa di un grosso animale. La raggiunge e comincia a leccare un osso. Quando il leone sta per attaccarlo il cagnolino dice a voce alta: "Mmm, che buon leone mi sono mangiato. Ne mangerei un altro subito."

Il leone si ferma e sentendo quelle parole pensa: "Che razza di animale sara’? E se poi faccio la stessa fine di quello li’? Meglio sparire!"

Una scimmia che stava appollaiata su un ramo e aveva assistito a tutta la scena scende dall’albero e dice al leone: "Ma va la, stupido, è tutta una finta. Quella carcassa era gia li da un pezzo. Quello e’semplicemente un cane e ti ha fregato."

Il leone dice alla scimmia: "Ah si? Allora vieni con me che andiamo a trovare quel cane e poi vediamo chi mangia chi!" E si mette a correre verso il cucciolo con la scimmia sulla groppa.

Il cagnolino che aveva sentito tutto si rende conto della vigliaccata della scimmia e atterrito si chiede: "E adesso cosa faccio?" Ci pensa su un attimo poi, invece di scappare, si siede dando le spalle al leone e dice a voce alta: "Quella maledetta scimmia! Mezz'ora fa le ho detto di portarmi un altro bel leone grasso e ancora non si fa vedere."

A quelle parole il leone incavolatissimo mangia la scimmia in un boccone e il cagnolino fugge mettendosi in salvo.

MORALE: NEI MOMENTI DI CRISI LA FURBIZIA E’ PIU’ IMPORTANTE DELLA CONOSCENZA.
Cerca di essere furbo come il cane.
Evita di essere stupido come il leone.
Ma non essere mai tanto figlio di zoccola come la scimmia!

11 marzo 2016

Il 17 Aprile andiamo a votare al Referendum

Il decreto Sblocca Italia del governo ha spianato la strada alle lobby di potere. Con l'art. 31 le multinazionali hanno il via libera per iniziare lavori di trivellazione, sia in mare che in terra, su tutta la penisola italiana.
La cosa sconcertante è che non ci sono limiti né vincoli per le multinazionali con un impatto ambientale devastante sul territorio.

Oggi in cui si può ricorrere a fonti di energia alternative, come quella eolica o solare, prive di qualsiasi controindicazione, è altamente inutile e deleterio continuare ad insistere sugli idrocarburi fossili come il petrolio sapendo le enormi conseguenze di impatto ambientale che derivano dal suo utilizzo, tra inquinamento da combustione e mancata bonifica del territorio.. senza considerare le immani catastrofi che si sono già consumate in passato dall'esplosione di alcuni pozzi petroliferi in mare aperto. Moria dei pesci, alterazione della fauna marina, sconvolgimento dell' ecosistema, scombussolamento della crosta terreste e aumento di terremoti e maremoti, sono solo alcune delle conseguenze delle trivellazioni.

Fortunatamente abbiamo la possibilità di esprimerci pacificamente per evitare danni irreversibili al pianeta: il 17 aprile è stato stabilito un referendum abrogativo per fermare le trivelle.
La Natura è il nostro tempio, facciamo la nostra parte. Confido nella vostra partecipazione: IL 17 APRILE VOTA SI AL REFERENDUM ABROGATIVO per dire no alle trivelle. Ci vuole un attimo, un paio di minuti che possono fare un enorme differenza per tutti noi.

Dobbiamo raggiungere il quorum necessario per fermare questa follia.

21 febbraio 2016

Completamento ed energia

LE INCOMPLETEZZE

Quando lasciamo qualcosa di incompleto, e nella vita lo facciamo praticamente sempre, aggrappata a quella cosa rimane un po' della nostra energia.

Faccio qualche esempio. Quando mia figlia torna a casa e si cambia per mettersi un vestito o una tuta da casa butta i vestiti sul letto e lì rimangono tutto il tempo, finché, o a seguito di arrabbiature di mia moglie o perché deve liberare il letto per andare a dormire, non li leva e li mette da qualche altra parte. L'altra mia figlia invece fa merenda e poi lascia la metà delle cose che ha usato sul tavolo o nel lavello, senza finire di mettere a posto. Io nella mia professione a volte porto avanti una serie di lavori contemporaneamente portandoli a compimento solo dopo settimane o mesi, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.

L'ENERGIA IMPRIGIONATA


Quello che succede, l'ho sperimentato di persona, è che una parte della nostra energia interiore, mentale, psicologica, rimane "aggrappata" alle incompletezze, finché non la liberiamo. Più faccende lasciamo aperte e meno energia pulita abbiamo per risolvere le altre. E questo vale ancor più per le relazioni con altre persone...

Da qualche parte ho letto che tale modo di agire è anche un modo per sentirci legati alla vita, una sorta di "immortalità" autoindotta: lasciare briciole di incompletezze dietro di noi significa non poter morire...

In realtà se invece impariamo a completare tutte le nostre faccende scopriamo il vantaggio di avere più energia a disposizione. Basta partire dalle piccole cose. Per fare colazione devo prendere la tazza, i cereali, il latte, il cucchiaio e la tovaglietta: se quando ho finito metterò a posto la tazza e il cucchiaio nella lavastoviglie oppure li laverò e metterò ad asciugare, poserò i cereali nella dispensa, il latte in frigo e la tovaglietta nel cassetto, avrò completato l'azione è tutta la mia energia sarà pronta ad affrontare un'altra questione.

Lo stesso accade con il lavoro: se sarò in grado di concentrarmi al massimo su un'unica cosa finché non l'avrò completata, o almeno portata ad un punto oltre il quale oggi non mi è possibile andare, dopo potrò dedicarmi con la stessa concentrazione ad un'altra.

Più cose non completiamo più il nostro cervello, come un motore imballato, lavora male, ad alti giri, con grande fatica ma risultati scarsi.

Più liberiamo energia più il motore gira pulito ed efficacemente.

Provare per credere!

24 gennaio 2016

Cos'è la fotografia secondo Allegra Martin


Ad una mostra al MACRO di Roma (Festival Internazionale di Fotografia di Roma) ho trovato una bella definizione di Fotografia scritta dalla fotografa Allegra Martin:

"La fotografia isola frammenti di realtà e li consacra ad un eterno presente, che si rinnova continuamente, ogni qualvolta l'immagine viene visitata. Le fotografie sono per natura ambigue e sospese; non riproducono la realtà, ma la mistificano, la alterano, ne ripropongono una versione parziale e selettiva, ma che contiene molto di più di ciò che è visibile. Una fotografia è un serbatoio di possibilità, uno spazio di proiezione. Ogni fotografia è un mistero....." (Allegra Martin)

4 gennaio 2016

Auto elettrica: tutti i conti della Twizy

PREMESSA

In questi giorni assistiamo alla solita presa in giro delle targhe alterne per abbassare la quantità di inquinamento nelle grandi città. Pare che stiamo arrivando ai livelli di smog della Cina. E i nostri governanti continuano a far finta di emanare provvedimenti risolutivi che risolutivi non sono. Non dobbiamo inquinare il nostro pianeta. Pena la fine della razza umana (ma importa poi a qualcuno questo?). Ma perché allora le grandi case automobilistiche, anche quando scoperte in fragrante reato di truffa con i valori falsati delle loro automobili Euro 5, 6, 7 e quant'altro, non pagano? Perché nessuna legge che impedisca di vendere auto truccate? Perché nessun controllo? Perché questa continua ipocrisia? Dobbiamo ribellarci: non comprare più macchine a petrolio! Siamo noi che dobbiamo farglielo capire. Loro, i nostri politici e soprattutto i produttori di auto, se ne fregano dell'ambiente, dell'inquinamento, del mondo che lasceremo ai nostri figli. A loro interessa solo il denaro che vedono nelle loro capienti tasche.



L'IPOCRISIA DELLA CLASSE POLITICA

Ci vorrebbe un governo forte, che se ne strafotta dell'ipocrisia che regola i rapporti internazionali e cominci ad autorizzare ed incentivare il montaggio di milioni di mq di pannelli solari sui nostri tetti o pale minieoliche sui nostri terrazzi per liberarci finalmente dal petrolio e dal carbone e far camminare le nostre auto elettriche senza inquinare l'aria che respiriamo. Pannelli sui tetti e auto elettriche: si, ma chi ci guadagnerebbe? Solo noi. Non le multinazionali, non i nostri cari politici con le loro mazzettone in varia guisa... Non si potrebbero più fare guerre per il petrolio o l'energia e quindi non si venderebbero più armi. Nessuno potrebbe più guadagnare mazzette varie dagli aiuti internazionali né dal traffico di emigranti.

La nostra unica forza sta nel decidere cosa comprare: se abbiamo la necessità di muoverci da un posto all'altro, perché farlo solo con i mezzi che i media ci indicano con il loro continuo martellamento? Perché continuiamo a credere che esista solo quello che vediamo nelle pubblicità? Dare un segnale al mercato non comprando più auto a petrolio spingerebbe i produttori a migliorare le prestazioni delle batterie elettriche, l'efficienza dei motori, ad abbassare i costi.

I COSTI DELLA TWIZY

Da quasi due anni ho una Twizy, non propriamente un'auto elettrica, bensì un "quadriciclo" elettrico. Ne ho verificato i consumi, in termini di costi di energia elettrica per ricaricarla, e li ho confrontati con quelli di un'auto il cui computer di bordo indica i litri di gasolio consumati per ogni 100 km che percorre.

Da quando l'ho presa ho tenuto abbastanza costantemente un conteggio dei km percorsi per ciclo di ricarica (non per ogni ciclo, ma abbastanza spesso) e ogni tanto ho verificato sul display di un contatore di energia dedicato i consumi in termini di energia elettrica (Kwh).

AUTONOMIA E RICARICA

La Twizy, modello 45 color, aveva all'inizio un'autonomia di ca 90-95 Km, scesi oggi dopo un paio d'anni a 75-80. La batteria è certificata per 100 Km, e infatti tra un po', se dovesse scendere ancora come autonomia, andrò a protestare per farmela sostituire. Il ciclo completo di ricarica è di 4 h alla presa di corrente normale che ho in garage e consuma ca 10 Kwh. La presa è di tipo siemens e io attacco il cavo della Tw con un apposito riduttore. L'interruttore differenziale di protezione però è da 1,5 o 2 Kwh, perché prima ne avevo uno più debole che scattava sempre. Ovviamente non la carico mai da zero, ma rimane almeno un 20-30% se non di più di carica. Solo un paio di volte sono tornato a casa con il display che segnava un'autonomia rimanente di 4-5 Km, ma così si rischia di rimanere per strada. Considerate che per la batteria si paga un noleggio (E 50/mese) e in caso di emergenza un servizio con numero verde dovrebbe (non l'ho mai utilizzato) venirvi a recuperare.

tabella chilometrica (clicca sull'immagine per ingrandirla)

La mia Tw fa 47 Km/h come massimo, mentre la sorella maggiore arriva ad 80, ma ha un'autonomia minore (ca 65 Km su 80 certificati a quanto mi hanno detto). Anche se è lenta ritengo ancora che la mia piccola in città sia molto meglio: alla lentezza si fa l'abitudine, ma rischiare di non finire la giornata per colpa dell'autonomia è una pessima cosa. Comunque dipende dall'uso che se ne fa.

CONSUMI E COSTI

Veniamo agli aspetti più prettamente economici. Ve li racconto in estrema sintesi qui inserendovi le schermate del file excel per darvi modo di fare le vostre verifiche.

Dai conteggi che ho fatto in questi due anni deduco che:

- il consumo della Tw ha un costo di 0,0237 E/Km (=2,37 centesimi a chilometro)
- mia moglie con la sua station wagon, che fa 13-14 Km/l, spende 0,1125 E/Km
- DEDUCO CHE IL CONSUMO DELLA TWIZY COSTA 1/5 DI UNA MACCHINA (con una macchina più moderna o piccola la differenza naturalmente è minore)

tabella consumi (clicca sull'immagine per ingrandirla)

A questo bisogna naturalmente aggiungere gli altri costi:

- Assicurazione E 252/anno
- Niente bollo (almeno per i primi 5 anni, dopo non so)
- Costi di manutenzione in due anni E 290 (compresa gomma sostituita per bucatura), pari ad E 0,01/Km contro E 0,09/Km della macchina di mia moglie: ecco sotto i dettagli),

tabella manutenzione (clicca sull'immagine per ingrandirla)

Quanto mi è costata quando l'ho comprata? Beh, l'ho comprata usata di un anno dal concessionario Renault che la teneva in prova per i clienti che faceva girare nel suo parcheggio e l'ho pagata E 6.000 (in realtà con il finanziamento che ho fatto la pagherò di più, ma questo è un altro discorso). La Tw di base è senza portiere e finestrini, mentre la mia li ha entrambi (anzi ho trattato con il concessionario e mi sono fatto anche regalare il dispositivo Parrott bluetooth che collegato al cellulare fa sia da vivavoce che da amplificatore musicale con le sue casse). Non si può comprare senza portiere pensando di metterle successivamente perché non è predisposta, ma bisogna decidere subito. Nuova con portiere e finestrini credo che arrivi a costare ca E 8.000 (la 45, che sarebbe la piccola che ho io). La grande costa qualcosa in più. Certo, rispetto ai 10-12.000 E che servono per comprare una di quelle macchinette puzzolenti, rumorose, inquinanti e pericolose... Io se dovessi comprare un mezzo ad un figlio avrei pochi dubbi, fosse anche solo per l'insegnamento e l'esempio (il mondo che lasciamo noi oggi è quello in cui vivranno loro domani).

Sul sito della Renault trovate un configuratore che vi mostra il prezzo esatto (salvo sconti dai Concessionari).

La Tw45 si può portare a 14 anni con patentino, mentre per la sorella maggiore ci vogliono 16 anni e il patentino. Mia figlia (17 anni) ormai spesso me la ruba: la cosa più piacevole è sentirla arrivare solo con la musica, come se fosse alimentata a note musicali...

Trovi un altro mio post sulla Twizy qui