23 ottobre 2011

Un'amara lezione

Giovedì a Roma c'è stata l'Apocalisse... Io sono uscito da casa la mattina alle 7.30 e alle 9.00 ero bloccato nel traffico alla FAO (alle Terme di Caracalla), in ritardo per un appuntamento delle 9.30, al quale ne seguivano diversi altri, dovendo anche lasciare l'auto per prendere metro e bus.


Stavo fermo (veramente fermo!) da 20 minuti e vedevo qualche auto ogni tanto passare il guado nel fiume d'acqua dove sarei dovuto andare io, con la strada dall'altra parte libera. Mi sono lanciato anch'io... e mi sono fermato! L'auto ha "succhiato" acqua e si è fermata in mezzo al fiume. C'erano circa 30 cm d'acqua nel punto dov'ero io, e poco più in là, a non più di 30 metri, c'erano auto con l'acqua al finestrino: potevo ritenermi anche fortunato!


Dopo qualche minuto di riflessione, e dopo aver controllato affacciandomi dal finestrino che l'acqua fosse sotto il livello di apertura della portiera (mancava 1 cm!) sono sceso e ho spinto l'auto fino al bordo del fiume, sperando che bastasse farla asciugare perché ripartisse, ma ormai era troppo tardi. Alle 15.00 (stavo fermo dalle 9.00) è arrivato finalmente il carro attrezzi e mi ha portato all'officina.


Motore da rifare, qualche migliaio di euro di danni. Nessuna assicurazione a coprire...


Se avessi avuto calma, pazienza, se in quei 20 minuti invece di struggermi perché arrivavo tardi agli appuntamenti fossi stato consapevole e mi fossi fermato un attimo ad aspettare.


Ecco, questa è la lezione: rimanere consapevoli, essere lucidi, tanto più nei momenti di tensione.




ecco il panorama dal mio finestrino...

2 commenti:

  1. Vedo solo ora le tue peripezie acquatiche!un altro consiglio da seguire(in questi casi ma spero non ti capiti più)è quello di non "lanciarsi" ma andare a passo di lumaca (non guasta mai)soprattutto se l'acqua non arriva all'altezza del motore (o portiere).Il motore "succhia" acqua se la trova più alta, se no guadi semplicemente!!!

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  2. Sì, una delle cose più difficili, rimanere centrati, calmi e pazienti quando fuori sembra una selva e noi dei burattini metropolitani. Ci sto provando ultimamente, non sempre ci riesco. La mente è una brutta bestia certe volte, sarebbe meglio seguire la voce, il cuore e tutte quelle cose lì che ci ricordano che non sempre è possibile raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati a tavolino, soprattutto in una città come Roma dove sai che esci di casa ma non sai mai se, quando e come arriverai a destinazione.

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