20 luglio 2013

Mi sono venduto, ma per amore (io e la mia Twizy)

Dopo due anni di felice matrimonio ho tradito i mezzi pubblici... ma l'ho fatto solo per amore! Sono passato al mezzo privato. Ho comprato una Twizy, usata e a rate, dal mio amico concessionario Renault.
Macchinetta elettrica (anzi, per essere precisi, un quadriciclo leggero), la più lenta della serie: 47 km/h contro gli 80 km/h della cugina, praticamente identica ma senza limitatore di velocità. Questa può essere guidata anche da mia figlia (14 anni) con il patentino.
Divertente.
Zero rumore (tanto che ha un sistema di bip che si può inserire per avvertire i pedoni che altrimenti non si accorgono di te...).
Zero costi di manutenzione (a parte le gomme e i freni per il resto è come un frullatore... con la stessa necessità di verifiche e controlli).
Zero bollo.  Non paga bollo per i primi 5 anni. L'assicurazione è quella di un motorino (ho faticato un po' però a trovare un'assicurazione che ne conoscesse l'esistenza...).
Zero costi per farla camminare: con una carica di ca. 3,5 h dalla presa in garage o la prolunga dal mio studio, al piano terra, fa 93 km (immagino che dovendo calcolare il "consumo" si possa considerare qualcosa come un centesimo a km).
And Last but non least... Zero tumore! Non inquina, non emette nulla! Certo, la perfezione sarebbe dotarla magari di un pannelletto solare o comunque fare leggi che permettano di montare pannelli solari, palette minieoliche (ne ho sentite di belle proprio sulle minipale eoliche...) o quant'altro per produrre l'energia necessaria a caricare le batterie. Se spingiamo arriveremo anche a quello...

Se penso alle pubblicità in cui ti vendono auto a rate bassissime (per quanti anni?) con tutti gli optional più inutili senza ricordarti che stai comprando un mezzo che ha bisogno di manutenzione continua, che ti succhia sangue sotto forma di benzina pagata a caro prezzo in denaro sonante e salute, ecc. ecc.

LA RIVOLUZIONE E' APPENA INZIATA...


questa è la mia Bat-mobile, come la chiama mia figlia

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