28 febbraio 2011

Regole 4, 5

Ecco una serie di regole tratte da libri letti, di alcuni dei quali relazionerò a parte.

4. Sono padrone dei miei pensieri
Ritorna l'autosservazione. Osservare i propri pensieri e ripetersi ogni tanto "sono padrone dei miei pensieri" ci aiuta a riportare la mente QUI e ORA! Un po' come quando i gatti "segnano" il proprio territorio... Solo che poi non è per niente facile mantenerne il controllo!


5. Tu sei il cielo, i tuoi pensieri (e le tue emozioni) sono le nuvole
Questa è un'immagine bellissima che ho trovato in un libro di Joe Vitale, The Key. Credo renda perfettamente l'idea del rapporto che dovrebbe, dico dovrebbe, esserci tra NOI (il nostro ESSERE, la nostra energia spirituale) e noi (il nostro EGO, la nostra mente).
Rilassarsi e immaginare di essere un cielo che osserva le proprie nuvole (i propri pensieri e le proprie emozioni) spinte dal vento passare e sparire in lontananza è una pratica ZEN di grande potenza!


che la Forza sia con voi...

25 febbraio 2011

I cinque tibetani



I cinque tibetani non sono un gruppo di monaci buddhisti, ma cinque "riti", una sorta di esercizi fisici con implicazioni energetiche che attivano i Chakra (Centri energetici del nostro corpo, appartenenti alla sfera energetica, non a quella propriamente fisica).




Il libro spiega come fare per raggiungere l'eterna giovinezza mediante la riattivazione dei 7 chakra. Gli esercizi sono spiegati molto bene, anche attraverso illustrazioni. Si aggiungono ai 5 riti principali anche un sesto e un settimo rito, che lavorano sulla sfera sessuale e su quella mentale.


Le implicazioni sono infinite, e se ne potrebbe scrivere una enciclopedia, ma non sono mai stato un gran chiacchierone...

La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948)

Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è riportato sotto. Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI

Preambolo
Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo;

Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione;

Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà;

Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

L'ASSEMBLEA GENERALE

proclama

la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.

Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Articolo 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.

Articolo 4
Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma.

Articolo 5
Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 6
Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica.

Articolo 7
Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

Articolo 8
Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge.

Articolo 9
Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.

Articolo 10
Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta.

Articolo 11
1. Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa.
2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso.

Articolo 12
Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Articolo 13
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.

Articolo 14
1. Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni.
2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite.

Articolo 15
1. Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza.

Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.

Articolo 17
1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri.
2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà.

Articolo 18
Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti.

Articolo 19
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

Articolo 20
1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica.
2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione.

Articolo 21
1. Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti.
2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese.
3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione.

Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.

Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite.

Articolo 25
1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale.

Articolo 26
1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27
1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici.
2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.

Articolo 29
1. 1 Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità.
2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica.
3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite.

Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati.

La Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo (1789)

All'indomani della Rivoluzione francese, l'Assemblea Nazionale Costituente decise di assegnare ad una speciale Commissione di cinque membri eletta il 14 luglio 1789 il compito di stilare una Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino da inserire nella futura costituzione, nell'ottica del passaggio dalla monarchia assoluta dell'Ancien Régime ad una monarchia costituzionale.

DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO E DEL CITTADINO

Il popolo francese, convinto che l'oblio e il disprezzo dei diritti naturali dell'uomo sono le sole cause delle sventure del mondo, ha risoluto di esporre, in una dichiarazione solenne, i suoi diritti sacri e inalienabili, affinché tutti i cittadini, potendo continuamente paragonare gli atti del governo con lo scopo di ogni istituzione sociale, non si lascino mai opprimere ed avvilire dalla tirannide; affinché il popolo abbia sempre dinanzi agli occhi i fondamenti della sua libertà, il magistrato la regola dei suoi doveri, il legislatore l'oggetto della sua missione. Art. I. Lo scopo della società è il bene comune. Il governo è istituito per garantire all'uomo il godimento dei suoi diritti naturali e imprescrittibili. Art. 2. Questi diritti sono: l'eguaglianza, la libertà, la sicurezza, la proprietà. Art. 3. Tutti gli uomini sono eguali per natura e di fronte alla legge. Art. 4. La legge è l'espressione libera e solenne della volontà generale; essa è eguale per tutti, sia che protegga, sia che punisca; essa può ordinare solo ciò che è giusto e utile alla società; può proibire soltanto ciò che le è nocivo. Art. 5. Tutti i cittadini sono ugualmente ammissibili agli impieghi pubblici. I popoli liberi non conoscono altri motivi di preferenza nelle loro elezioni che le virtù e le doti d'ingegno. Art. 6. La libertà è il potere che appartiene all'uomo di fare tutto ciò che non lede i diritti altrui: essa ha il suo fondamento nella natura, la sua regola nella giustizia, la sua salvaguardia nella legge; il suo limite morale è in questa massima: "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Art. 7. Il diritto di manifestare il proprio pensiero e le proprie opinioni, sia attraverso la stampa, sia in ogni altra maniera, il diritto di riunirsi pacificamente, il libero esercizio dei culti, non possono essere interdetti. La necessità di enunciare questi diritti suppone la presenza o il ricordo recente del dispotismo. Art. 8. La sicurezza consiste nella protezione accordata dalla società a ciascuno dei suoi membri, per la conservazione della sua persona, dei suoi diritti e delle sue proprietà. Art. 9. La legge deve proteggere la libertà pubblica e individuale contro l'oppressione dei governanti. Art. 10. Nessuno può essere accusato, arrestato o detenuto fuori dai casi determinati dalla legge e secondo le forme da essa prescritte; ogni cittadino chiamato o arrestato, in forma dell'autorità della legge, deve immediatamente obbedire; se resiste, si rende colpevole. Art. 11. Ogni atto eseguito contro un uomo, fuori dai casi e senza le forme determinate dalla legge, è arbitrario e tirannico: colui contro il quale lo si volesse eseguire con la violenza, ha diritto di respingerlo con la forza. Art. 12. Chiunque solleciti, spedisca, firmi, eseguisca o faccia eseguire atti arbitrari, è colpevole e deve essere punito. Art. 13. Poiché ogni uomo si presume innocente fino a quando non sia stato dichiarato colpevole, qualora si ritenga indispensabile il suo arresto, deve essere severamente represso dalla legge ogni rigore che non sia necessario ad assicurarsi la sua persona. Art. 14. Nessuno può essere giudicato né punito, se non dopo essere stato sentito o legalmente citato, e solo in virtù d'una legge promulgata anteriormente al delitto. La legge che punisce delitti commessi prima della sua entrata in vigore, sarebbe tirannica; dare effetto retroattivo alla legge, sarebbe un delitto. Art. 15. La legge può decretare solo pene strettamente ed evidentemente necessarie: le pene devono essere proporzionate al delitto e utili alla società. Art. 16. Il diritto di proprietà è quel diritto, spettante ad ogni cittadino, di godere e di disporre a suo piacimento dei suoi beni, delle sue rendite, frutto del suo lavoro e della sua attività. Art. 17. Nessun genere di lavoro, di coltivazione o di commercio può essere interdetto all'attività economica dei cittadini. Art. 18. Ciascuno può impiegare i suoi servizi e il suo tempo, ma non può vendersi né esser venduto. La sua persona non è una proprietà alienabile. La legge non riconosce alcun vincolo di servaggio; tra uomo che lavora e colui che impiega non può esistere che un impegno di assistenza e di riconoscenza. Art. 19. Nessuno può essere privato della più piccola parte della sua proprietà senza il suo consenso, se non quando lo esige la necessità pubblica legalmente constatata, e previo il pagamento d'una giusta indennità. Art. 20. Non si può istituire nessun contributo se non per l'utilità generale. Tutti i cittadini hanno il diritto di concorrere all'istituzione dei tributi, di sorvegliarne l'impiego e di farsene rendere conto. Art. 21. 1 soccorsi pubblici sono un debito sacro. La società deve provvedere alla sussistenza dei cittadini bisognosi, sia procurando loro lavoro, sia assicurando i mezzi d'esistenza a chi non è in grado di lavorare. Art. 22. L'istruzione è un bisogno di tutti. La società deve favorire con tutto il suo potere il progresso della ragione pubblica, e mettere l'istruzione alla portata di tutti i cittadini. Art. 23. La garanzia sociale consiste nell'azione di tutti per assicurare a ciascuno il godimento e la conservazione dei suoi diritti; questa garanzia riposa sulla sovranità nazionale. Art. 24. Essa non può esistere, se i limiti delle funzioni pubbliche non sono chiaramente determinati dalla legge, e se non è assicurata la responsabilità di tutti i funzionari. Art. 25. La sovranità risiede nel popolo. Essa è una, indivisibile, imprescrittibile ed inalienabile. Art. 26. Nessuna frazione del popolo può esercitare il potere dei popolo intero; ma ogni sezione del sovrano riunita in assemblea deve godere il diritto di esprimere la sua volontà con piena libertà. Art. 27. Ogni individuo che usurpi la sovranità sia immediatamente messo a morte dagli uomini liberi. Art. 28. Un popolo ha sempre il diritto di rivedere, riformare e mutare la sua costituzione: una generazione non può assoggettare alle sue leggi le generazioni future. Art. 29. Ogni cittadino ha ugualmente diritto di concorrere alla formazione della legge ed alla nomina dei suoi mandatari o dei suoi agenti. Art. 30. Le funzioni pubbliche sono tutte temporanee e non possono essere considerate come privilegi né come ricompense, ma come doveri. Art. 31. 1 delitti dei mandatari del popolo e dei suoi agenti non devono in nessun caso restare impuniti. Nessuno ha il diritto di pretendersi più inviolabile degli altri cittadini. Art. 32. Il diritto di presentare petizioni ai depositari dell'autorità pubblica, non può, in nessun caso, essere interdetto, sospeso, né limitato. Art. 33. La resistenza all'oppressione è conseguenza degli altri diritti dell'uomo. Art. 34. V'è oppressione contro il corpo sociale, quando è oppresso uno solo dei suoi membri. V'è oppressione contro ogni membro, quando è oppresso il corpo sociale. Art. 35. Quando il governo viola i diritti del popolo, l'insurrezione è per il popolo e per ogni frazione del popolo, il più sacro e il più imprenscindibile dovere.

19 febbraio 2011

All'alba

Un periodo difficile. Bisogna riallinearsi. Ritrovare il proprio centro. In continuazione.

17 febbraio 2011

Cirano de Bergerac di Edmond Rostand

Una delle pagine più belle del Cirano di Bergerac...


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Orsù che dovrei fare? ...

Cercarmi un protettore, eleggermi un signore,
e dell'ellera a guisa, che dell'olmo tutore
accarezza il gran tronco e ne lecca la scorza,
arrampicarmi, invece di salire per forza?

No, grazie! Dedicare, com'usa ogni ghiottone,
dei versi ai finanzieri? Far l'arte del buffone
pur di vedere alfine le labbra di un potente
atteggiarsi a un sorriso benigno e promettente?

No, grazie! Saziarsi di rospi? Digerire
lo stomaco per forza dell'andare e venire?
Consumar le ginocchia? Misurar le altrui scale?
Far continui prodigi di agilità dorsale?

No, grazie! Accarezzare con mano abile e scaltra
la capra e intanto il cavolo innaffiare con l'altra?
E aver sempre il turibolo sotto de l'altrui mento
per la divina gioia del mutuo incensamento?

No, grazie! Progredire di girone in girone,
diventare un grand'uomo tra cinquanta persone,
e navigar con remi di madrigali, e avere
per buon vento i sospiri di vecchie fattucchiere?

No, grazie! Pubblicare presso un buon editore,
pagando, i propri versi! No, grazie dell'onore!
Brigar per farsi eleggere papa nei concistori
che per entro le bettole tengono i ciurmatori?

Sudar per farsi un nome su di un picciol sonetto
anzi che scriverne altri? Scoprire ingegno eletto
agl'incapaci, ai grulli; alle talpe dare ali,
lasciarsi sbigottire dal romor dei giornali?

E sempre sospirare, pregare a mani tese:
- Pur che il mio nome appaia nel Mercurio francese?

No, grazie! Calcolare, tremar tutta la vita,
far più tosto una visita che una strofa tornita,
scriver suppliche, farsi qua e là presentare?...
Grazie, no! grazie, no! grazie no! Ma... cantare,
sognar sereno e gaio, libero, indipendente,
aver l'occhio sicuro e la voce possente,
mettersi quando piaccia il feltro di traverso,
per un sì, per un no, battersi o fare un verso!

Lavorar, senza cura di gloria o di fortuna,
a qual sia più gradito viaggio, nella luna!
Nulla che sia farina d'altri scrivere, e poi
modestamente dirsi: ragazzo mio, tu puoi
tenerti pago al frutto, pago al fiore, alla foglia
pur che nel tuo giardino, nel tuo, tu li raccoglia!

Poi, se venga il trionfo, per fortuna o per arte,
non dover darne a Cesare la più piccola parte,
aver tutta la palma della meta compita,
e, disdegnando d'essere l'ellera parassita,
pur non la quercia essendo, o il gran tiglio fronzuto
salir anche non alto, ma salir senza aiuto!
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... e non perdetevi il film con Gerard Depardieu

16 febbraio 2011

Regole 1, 2, 3

Una delle fasi di ricerca attraverso la quale sono passato è quella delle regole. Darsi delle regole, che disciplinano e indirizzano la nostra vita, credo sia una tappa del percorso interiore di tutti. Per me un passaggio fondamentale è stato quello dello scoccare dei miei (primi...) 40 anni. E' stato in quel momento che ho avuto una lucida intuizione (almeno così era in quel momento) e sono nate le mie prime 3 regole.

1. Non c'è più tempo
Significa che non c'è più tempo da perdere. Semplifica la tua vita. Non perdere tempo dietro questioni, giochini, relazioni inutili, che non siano in sintonia con la tua ricerca.

2. Mi sono rotto le scatole
Veramente nell'originale uso un termine più "forte ed energico", ma non vorrei essere maleducato... Mi sono rotto le scatole dell'ipocrisia, dei rapporti inutili e portati avanti solo per abitudine e bei ricordi. La vita è adesso, non è vent'anni fa e le tante belle cose che abbiamo fatto insieme... Le relazioni (parlo di amicizia e lavoro, ma credo sia lo stesso per qualsiasi rapporto) valgono per quello che sono ora, non siamo obbligati a portarli avanti solo in nome di un bel passato vissuto insieme. O meglio, se vogliamo, le relazioni vanno "testate", si devono evolvere, devono crescere con noi, e aiutarci a crescere... Un bellissimo libro che lessi all'epoca era il Cirano di Bergerac. Riporterò presto una delle sue pagine più belle in questo blog: uno sfogo di Cirano proprio sull'ipocrisia. Mi sono rotto della gente disonesta, che se ne frega, senza rispetto per niente e per nessuno.

3. Va' dove ti porta il tuo sogno
Parafrasando un famoso libro. L'originale era diverso, molto più terreno e in verità un po' umoristico: va' dove ti porta il denaro. L'ho modificato a un certo punto, non ricordo quando, ma in un momento di felice intuizione...
Non è molto originale, ma ancora lo sento molto forte.

15 febbraio 2011

Solo per oggi (di Papa Giovanni XXIII)


Solo per oggi cercherò di vivere alla giornata senza voler risolvere i problemi della mia vita tutti in una volta.

Solo per oggi avrò la massima cura del mio aspetto: vestirò con sobrietà, non alzerò la voce, sarò cortese nei modi, non criticherò nessuno, non cercherò di migliorare o disciplinare nessuno tranne me stesso.

Solo per oggi sarò felice nella certezza che sono stato creato per essere felice non solo nell'altro mondo, ma anche in questo.

Solo per oggi mi adatterò alle circostanze, senza pretendere che le circostanze si adattino ai miei desideri.

Solo per oggi dedicherò dieci minuti del mio tempo a sedere in silenzio ascoltando Dio, ricordando che come il cibo è necessario alla vita del corpo,  così il silenzio e l’ascolto sono necessari alla vita dell’anima.

Solo per oggi, compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno.

Solo per oggi mi farò un programma: forse non lo seguirò perfettamente, ma lo farò. E mi guarderò dai due malanni: la fretta e l’indecisione.

Solo per oggi saprò dal profondo del cuore, nonostante le apparenze, che l’esistenza si prende cura di me come nessun altro al mondo.

Solo per oggi non avrò timori. In modo particolare non avrò paura di godere di ciò che è bello
e di credere nell’Amore.

Posso ben fare per 12 ore ciò che mi sgomenterebbe se pensassi di doverlo fare tutta la vita.

scritto da Papa Giovanni XXIII

7 intenzioni per il genitore consapevole


Tratte da “Il genitore consapevole” di Kabat Zinn,  sette  nobili intenzioni che se venissero applicate quotidianamente da chi ha dei figli, cambierebbero la faccia del pianeta nel giro di una generazione.

Molto difficili da mettere in pratica, al limite della fantascienza…ma non è esattamente ciò che tutti noi avremmo voluto dai nostri genitori?
Intenzione 1: Userò tutto il mio genio creativo per essere un genitore consapevole.
Intenzione 2: Considererò l’essere genitore come una disciplina spirituale che mi dia tutte le opportunità per coltivare la saggezza e mantenere il cuore aperto, in modo che io possa arrivare a conoscere ed esprimere la mia vera natura e condividere ciò che di meglio c’è in me con i miei figli e il mondo.
Intenzione 3: Coltiverò la consapevolezza e il discernimento nella vita di tutti i giorni, specialmente con i miei figli, usando la consapevolezza del mio respiro per ancorarmi al momento presente.
Intenzione 4: Farò ogni sforzo per vedere chi sono veramente i miei figli e per ricordarmi di accettarli per come sono a ogni età, invece che lasciarmi accecare dalle mie aspettative e paure. Impegnandomi a vivere pienamente la mia vita e a lavorare per vedere e accettare me stesso come sono, sarò maggiormente in grado di accordare ai miei figli una simile accettazione. In questo modo posso aiutarli a crescere e realizzare il loro potenziale di esseri unici.
Intenzione 5: Farò ogni sforzo per vedere le cose dal punto di vista di ciascuno dei miei figli e comprendere i loro bisogni e soddisfarli meglio che posso.
Intenzione 6: Userò qualunque cosa avverrà nella mia vita e nella vita dei miei figli, inclusi i momenti più bui e difficili, accettandoli per crescere come essere umano e per poter capire meglio i miei figli, i bisogni della loro anima e ciò che è richiesto da me in quanto genitore.
Intenzione 7: Conserverò queste intenzioni nel mio cuore e mi impegnerò a metterle in pratica meglio che posso, ogni giorno, nei modi che mi sembrano adeguati e che onorino la sovranità dei miei figli e la mia.
Tratto da DHARMABLOGGER

12 febbraio 2011

Visioni

La nostra vita è piena di visioni. Anzi, la nostra vita è una unica, grande visione!


Con difficoltà riusciamo a percepire la sua vera essenza. In rari attimi di illuminazione. Per il resto, ne abbiamo una visione sfocata, immateriale, incompresa...




6 febbraio 2011

Il concetto di attraversamento

Bello il concetto di attraversamento! Anzi, il lasciarsi attraversare...


Lasciarsi attraversare è il contrario di fare resistenza. Lasciarsi attraversare dal dolore, dai pensieri, dalle emozioni, dallo swing della vita...

I compagni di gioco

Il golf insegna a vivere. Ogni volta che gioco imparo qualcosa di nuovo sulla mia vita e sul mio lavoro.
Oggi ho imparato questo: i compagni di gioco (e di vita) sono importanti.


E' importante avere compagni di gioco che abbiano il tuo stesso ritmo o che ti aiutino a tenere un ritmo di gioco congeniale. Questo succede anche nella vita e nel lavoro.

5 febbraio 2011

L'autosservazione

Pratico l'autosservazione. Credo che sia il primo e fondamentale passo di qualsiasi ricerca interiore. L'ho conosciuta all'inizio nel MGCUI (Movimento Gnostico Cristiano Universale d'Italia), dove il Maestro Samael Aun Weor, la spiega nel suo bellissimo libro "Psicologia Rivoluzionaria": "Se si inizia davvero ad osservarsi internamente con sincerità, si finisce per dividersi in due: osservatore ed osservato."


Gli antichi Greci sui loro templi scrivevano "Uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo e gli Dei". La strada per la Crescita interiore passa attraverso la conoscenza di se stessi.


Noi non siamo persone unitarie. Ancora da "Psicologia Rivoluzionaria": "Chi accetta la dottrina dei molti io comprende, in base all'osservazione, che ogni desiderio, pensiero, azione, passione, ecc., corrisponde a questo o a quell'io ben distinto e individuabile..."


Anche Gesù cacciò i mercanti dal Tempio...


Ho trovato una bellissima immagine anche in un libro di Joe Vitale (ma tu pensa, chi l'avrebbe mai detto! uno degli autori di "The Secret") intitolato "The Key". La riporto: "Se capite di essere il cielo, e non le nuvole, sarete in pace in qualunque momento. Le nuvole sono i pensieri, che vanno e vengono, il cielo siete voi che le osservate. Se riuscite a osservare qualunque cosa, diventate una persona distaccata e meravigliosamente in pace, che può manifestare tutto ciò che vuole".


L'ultima volta l'ho ritrovata qualche settimana fa in un libro di Eckhart Tolle, "Il potere di adesso".


 La pratica non è difficile da capire: difficile è essere costantemente in allerta, come una sentinella di guardia.... rimanere in ascolto, sentire il proprio respiro. Si tratta di scindersi, separarsi in due, una parte di noi "osservata" (il nostro Ego) e una parte che "osserva" (il nostro maestro interiore o come vogliamo chiamarlo).


Buon lavoro!

2 febbraio 2011

Come riconoscere un'ictus cerebrale

Riprendo una mail che gira da qualche tempo, senza depurarla di nomi e notizie non verificabili. Alla fine inserisco un link al blog di Paolo Attivissimo, con una analisi della storia, e di molte altre simili: un ottimo riferimento per tutte le notizie che girano in rete.
Nella mail si parla di una persona che cade durante una grigliata e poi in ospedale, in seguito ad un ictus riscontratole, decede. Lascio la forma originaria del racconto, sottolineando le parti secondo me da tenere a mente.


--- inizio della mail ---


Durante una grigliata Federica cade.
Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.
Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
Nella sera stessa Federica viene portata in ospedale.
Prima delle 23.00 Federica è deceduta.

Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.
Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus, Federica sarebbe ancora viva.

La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:

Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.
Cosa che non è facile.

Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:

Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;


Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).


Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
Descrivete i sintomi della persona per  telefono.

Un medico sostiene che se mandate questa è- mail  ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra.

Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo, usiamo i collegamenti  per essere d'aiuto a noi ed agli altri.



--- fine della mail ---


L'analisi de "Il Disinformatico"

1 febbraio 2011

"La consapevolezza del giocatore di golf" di Gay Hendricks



"La consapevolezza del giocatore di golf" è un libro fantastico. Non è solo per giocatori di golf, ma sicuramente chi gioca ne trae insegnamenti importanti.
L'autore, Gay Hendricks, è uno psicologo e consulente aziendale, di quelli che, soprattutto negli USA, vengono chiamati per aiutare manager, dipendenti e aziende a migliorare la propria attività. Ma il suo lavoro va molto oltre...


Ogni volta che gioco imparo cose nuove sulla mia vita, sul mio modo di lavorare e di relazionarmi agli altri. Follia? Avete mai visto come i giocatori affrontano un colpo dal rough (parte del campo con l'erba alta dove è quindi più difficile colpire la pallina)? Come dire una circostanza difficile nella vita o nel lavoro o nel rapporto con qualcuno?


"La terza via riguarda le relazioni.
Riguarda la nostra relazione con la palla, e anche molto di più.
Riguarda quei momenti della vita e dell'amore e del lavoro e del golf in cui i confini spariscono e noi diventiamo una cosa sola con l'attività che abbiamo davanti." (estratto dal libro)