28 febbraio 2011

Regole 4, 5

Ecco una serie di regole tratte da libri letti, di alcuni dei quali relazionerò a parte.

4. Sono padrone dei miei pensieri
Ritorna l'autosservazione. Osservare i propri pensieri e ripetersi ogni tanto "sono padrone dei miei pensieri" ci aiuta a riportare la mente QUI e ORA! Un po' come quando i gatti "segnano" il proprio territorio... Solo che poi non è per niente facile mantenerne il controllo!


5. Tu sei il cielo, i tuoi pensieri (e le tue emozioni) sono le nuvole
Questa è un'immagine bellissima che ho trovato in un libro di Joe Vitale, The Key. Credo renda perfettamente l'idea del rapporto che dovrebbe, dico dovrebbe, esserci tra NOI (il nostro ESSERE, la nostra energia spirituale) e noi (il nostro EGO, la nostra mente).
Rilassarsi e immaginare di essere un cielo che osserva le proprie nuvole (i propri pensieri e le proprie emozioni) spinte dal vento passare e sparire in lontananza è una pratica ZEN di grande potenza!


che la Forza sia con voi...

6 commenti:

  1. Mi permetto di dire che invece di "padronanza" dovremmo parlare di "vigilanza". Occorre vigilare sui propri pensieri, riconoscere quelle mozioni interiori, quelle immagini che influiscono sulle nostre decisioni, azioni e sentimenti. Non possiamo essere "padroni dei nostri pensieri" perché la nostra testa è un kaos, un magma informe, un via-vai fluido, ininterrotto, sorgivo su cui, però, possiamo esercitare un'attenzione, una presenza di spirito, che ci consente di "canalizzare" i pensieri così come si canalizza un fiume, di costruire dighe e argini per sfruttare l'enorme potenza di questo flusso in modo creativo (la creazione del mondo viene dal Kaos, non dal Nulla e, secondo il racconto biblico, da una relazione dinamica durata sette giorni).

    In generale direi che l'uomo non sarà mai un "padrone" di se stesso (questa è un'illusione che ha sempre determinato disastri personali e collettivi), ma ha la possibilità di essere "responsabile" in un rapporto dinamico con se stesso e con quanto lo circonda ovvero di relazionarsi fruttuosamente con una realtà che è INESAURIBILE e IRRIDUCIBILE e cioè che non ammette "padroni". Tanto per usare le parole giuste... :-) Ciao amico!

    Stas'

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  2. Caro Stas', mi hai fatto venire in mente un concetto di Paul Klee, che riteneva l'arte nascesse quando il bulino dell'artista metteva ordine nel Kaos del mondo... e sono d'accordo sulla "responsabilità - non padronanza". In verità parlavo di autosservazione, quindi non ero lontano dalla vigilanza di cui scrivi tu...
    Grazie e un abbraccio. Antonio

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  3. Joe Vitale, eccolo..

    http://www.youtube.com/watch?v=cZcXUaxgYX4

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  4. Veramente il Joe Vitale, scrittore di vari libri, di cui parlerò, è questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=6B5KHwTn3rI&feature=related

    Quello che hai inserito tu è un Joe Vitale Jr musicista che non conosco.

    Saluti. Antonio

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  5. Joe Vitale è il mitico batterista della Florida che ha suonato con Stills e CSN dalla metà degli anni '70 a oggi, insomma un vecchio amico che abbiamo visto sul palco dell'auditorium l'estate scorsa... ;-)

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  6. Grande Stas', non ti avevo riconosciuto... e avevo anche confuso il "tuo" Joe Vitale con Jeff Porcaro dei Toto!

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