5 febbraio 2011

L'autosservazione

Pratico l'autosservazione. Credo che sia il primo e fondamentale passo di qualsiasi ricerca interiore. L'ho conosciuta all'inizio nel MGCUI (Movimento Gnostico Cristiano Universale d'Italia), dove il Maestro Samael Aun Weor, la spiega nel suo bellissimo libro "Psicologia Rivoluzionaria": "Se si inizia davvero ad osservarsi internamente con sincerità, si finisce per dividersi in due: osservatore ed osservato."


Gli antichi Greci sui loro templi scrivevano "Uomo conosci te stesso e conoscerai l'Universo e gli Dei". La strada per la Crescita interiore passa attraverso la conoscenza di se stessi.


Noi non siamo persone unitarie. Ancora da "Psicologia Rivoluzionaria": "Chi accetta la dottrina dei molti io comprende, in base all'osservazione, che ogni desiderio, pensiero, azione, passione, ecc., corrisponde a questo o a quell'io ben distinto e individuabile..."


Anche Gesù cacciò i mercanti dal Tempio...


Ho trovato una bellissima immagine anche in un libro di Joe Vitale (ma tu pensa, chi l'avrebbe mai detto! uno degli autori di "The Secret") intitolato "The Key". La riporto: "Se capite di essere il cielo, e non le nuvole, sarete in pace in qualunque momento. Le nuvole sono i pensieri, che vanno e vengono, il cielo siete voi che le osservate. Se riuscite a osservare qualunque cosa, diventate una persona distaccata e meravigliosamente in pace, che può manifestare tutto ciò che vuole".


L'ultima volta l'ho ritrovata qualche settimana fa in un libro di Eckhart Tolle, "Il potere di adesso".


 La pratica non è difficile da capire: difficile è essere costantemente in allerta, come una sentinella di guardia.... rimanere in ascolto, sentire il proprio respiro. Si tratta di scindersi, separarsi in due, una parte di noi "osservata" (il nostro Ego) e una parte che "osserva" (il nostro maestro interiore o come vogliamo chiamarlo).


Buon lavoro!

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