Il racconto procede con un ritmo lento, riflessivo, anzi meditativo, attraverso capitoli in cui un uomo semplicemente cammina, attraversando un mondo di cui coglie aspetti e dettagli che a noi sfuggono (quasi) sempre. Leggendolo i battiti del cuore rallentano, la mente si calma.
Pochissime parole. Silenzio. Una colonna sonora creata dal rumore delle foglie, del vento e della città, che nella nostra vita quotidiana sono un lontano e fastidioso sottofondo ai nostri pensieri e al nostro stress, ma qui sono protagonisti del racconto.
Jiro Taniguchi si rivela un Maestro, e la sua è una grande lezione spirituale...
...e non è l'unica che ci da...
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